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domenica 28 aprile 2019

Il governo gialloverde all'esame del Pil

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Il Sole 24 Ore
Sette24 - Le storie da sapere per cominciare la giornata

di Alberto Magnani

29 aprile 2019

FUORI DALLA RECESSIONE?

Il governo gialloverde all’esame del Pil

Luigi Di  Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini (Ansa)

Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini (Ansa)

Fra una tensione e l’altra, il governo Lega-Cinque stelle deve fare i conti con i numeri. Il 30 aprile l'Istat diffonderà la sua stima preliminare del Pil nel primo trimestre 2019, una tappa decisiva per stabilire se la stima per il 2019 pubblicata nel Def (+0,2%) potrà essere rispettata. In caso di risposta affermativa, l’Italia metterebbe un piede fuori dalla recessione tecnica arrivata con gli ultimi due trimestri a segno meno. Una boccata d’ossigeno in più, dopo che lo scorso venerdì l’agenzia di rating Standard&Poor’s ha “graziato” l’Italia, confermando il rating a BBB (anche se l’outlook resta negativo a causa dell’inversione di tendenza sulle riforme e la crescita inarrestabile del debito pubblico). Fuori dalla contabilità nazionale, la settimana svelerà gli sviluppi dei vari fronti di crisi interni al governo.

L’ultima tensione è scaturita dal “ripescaggio” delle province, una novità scovata da Gianni Trovati sul Sole 24 Ore e rimbalzata immediatamente nel dibattito politico. Il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ha ribadito la contrarietà dei Cinque stelle, mentre Matteo Salvini ha difeso l’utilità degli enti, rinfacciando agli alleati di «cambiare idea» su tutto. «Vogliamo dare i servizi ai cittadini - ha detto Salvini in un comizio a Biella - Se i Comuni non riescono a farlo, servono le province». Il primo ministro Giuseppe Conte ha raffreddato le acque da Pechino, dichiarando che affronterà l’argomento al suo ritorno dalla Cina. Dove si è parlato, peraltro, di un altro tema scottante per gli equilibri dell’esecutivo: la Belt and road initiative, il maxiprogetto infrastrutturale della Cina sposato dall’Italia con il sì dei Cinque stelle e gli scetticismi della Lega.

Talking points!
1) BTp, perché aumenta lo spread con Spagna e Portogallo

2) La riforma Lega-M5S fa risorgere le province

IL SALVATAGGIO

Alitalia, conto alla rovescia per le ultime offerte

Un aereo della compagnia Alitalia in sosta all'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma-Fiumicino (Ansa)

Un aereo della compagnia Alitalia in sosta all'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma-Fiumicino (Ansa)

Il conto alla rovescia su Alitalia entra nel vivo. Domani, martedì 30 aprile, scade la proroga concessa a Ferrovie dello Statoper presentare la sua offerta privata al vettore. Al momento sembra sfumata l’ipotesi di una ulteriore proroga, circolata nel fine settimana insieme ai rumor di un contatto del vicepremier Luigi Di Maio con la famiglia del fondatore di Air One, Carlo Toto. A fare chiarezza sulle voci è stato lo stesso Di Maio, precisando che il governo mira a una « una soluzione strutturale» per l’ex compagnia di bandiera. Per completare l’operazione, spiega il vicepremier, «stanno arrivando le offerte di altri privati, che andranno a comporre il 100% della società». Al momento, però, nessuna delle opzioni è stata «formalizzata» definitivamente. Il presupposto che farà da garante alla fondazione della newco per rilevare il vettore, ha aggiunto il vicrepremier, resta quello di una «massiccia presenza dello Stato».

Un po’ di background?
1) Alitalia al tavolo di Conte, lo scontro Salvini-Di Maio
2) Le Alitalia altrui: come all’estero hanno risanato le compagnie di bandiera

GUERRA COMMERCIALE

Usa-Cina, dialogo in corso

Donald Trump (Reuters)

Donald Trump (Reuters)

In settimana il segretario del Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, si unirà al rappresentante del Commercio Robert Lighthizer per un nuovo round di negoziati con la Cina. L’oggetto del contendere è sempre la guerra commerciale scatenata da Donald Trump la scorsa estate, con un’escalation di dazi sull’import da Pechino destinata ad alleviare il deficit Usa nei confronti del gigante asiatico.

Fin qui le due parti hanno segnalato alcuni progressi nelle trattative, senza arrivare però a uno snodo sostanziale nei rapporti. Trump ha accettato di congelare un ulteriore rialzo delle tariffe che sarebbe dovuto scattare il primo marzo, confidando in una risoluzione definitiva entro il mese. Non è andata così e ora la Casa Bianca, a quanto riportano i media internazionali, punta a chiudere la partita entro maggio.

Un armistizio non segnerebbe, comunque, la fine delle ostilità fra due potenze che non fanno nulla per nascondere la diffidenza reciproca. Commercio a parte, restano sullo sfondo questioni come ilprimato tecnologico sulle reti 5Ge l’ostilità statunitense al colosso cinese Huawei. Anche in quel caso si è arrivati al disgelo, ma la pace è sempre precaria.

LA SETTIMANA FINANZIARIA

Sui mercati: Spagna, Fed, trimestrali, dati macro

Elettori al voto in Spagna (Afp)

Elettori al voto in Spagna (Afp)

Calendario a dir poco movimentato sui mercati. La prima notizia attesa sono i risultati delleelezioni che si sono svolte ieri in Spagna, in un clima dominato da volatilità e frammentazione: il Congresso dei deputati si trovaspaccato fra almeno cinque partiti, con il rebus delle alleanze per dare un nuovo governo a Madrid.

Il 30 aprile e l’1 maggio la riunione della Federal reserve fornirà qualche indicazione in più sulla sua politica monetaria nella seconda metà dell’anno in corso. Gli analisti si aspettano che la Fed mantenga i tassi costanti, anche se non si può escludere un ritocco «in entrambe le direzioni». Gli investitori, scrive il Financial Times, stanno puntando su un taglio dei saggi entro la fine dell’anno, anche se la decisione è appesa all’andamento dell’economia Usa. Il presidente della Fed Jerome Powell terrà una conferenza stampa mercoledì 1 maggio.

Sul fronte delle trimestrali, occhi puntati su due colossi del tech: Alphabet, la holding di Google, pubblicherà i suoi dati oggi; domani è il turno di Apple (il gigante di Cupertino reduce da un cambio di rotta nella sua offerta di mercato) e General Electric, il 2 maggio di Volkswagen e il 3 maggio di Fca. Tornando in Italia, solo oggi vanno tenuti sott’occhio i bilanci di Brunello Cucinelli, Brioschi, Cia, Cir, Cofide, Reno de Medici, Maire Tecnimont, MutuiOnline, Avio, Mittel, Fidia, Landi Renzo, Aeroporto di Bologna, Toscana Aeroporti, Exprivia. Il 2 maggio è il turno dell’assemblea Rcs Mediagroup, il 3 arrivano i conti di Edison.

Capitolo dati macro. I riflettori sono spianati sul dato del Pil del 30 aprile (vedi sopra). Ma il resto dell’agenda non è meno ricca. L’Istat pubblica sempre il 30 aprile il bollettino su occupati e disoccupati, in parallelo al dato sul Pil e il tasso di disoccupazione dell’Eurozona nel I trimestre, il tasso di disoccupazione e l’inflazione in Germania. Il 2 maggio sono attesi i dati sulle Pmi del manifatturiero in Germania ed Eurozona, gli ordinativi industriali negli Stati Uniti e i numeri sulle immatricolazioni di vetture in Italia; il 3 maggio i dat sui nuovi lavoratori dipendenti non agricoli e i salari reali negli Stati Uniti, oltre all’inflazione nell’Eurozona.

Nessuna nuova dal Giappone? No, perché la borsa di Tokyo è in vacanza (obbligata) dal 27 aprile al 6 maggio, per celebrare la «transizione» dall’imperatore Akihito a suo figlio Naruhito. Un periodo di distensione che ha mandato in ansia gli operatori nipponici, preoccupati all’idea di come potrebbero “risvegliarsi” gli investitori dopo 10 giorni di isolamento dal resto dei mercati.

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