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martedì 7 ottobre 2025

L'oro arriva a 4mila dollari l'oncia

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8 ottobre 2025
Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata. Oggi è mercoledì 8 ottobre, e la prima pagina del Sole 24 Ore che trovate in edicola (qui potete sfogliare l'edizione digitale) "apre" con il boom dell'oro. Il metallo giallo ha superato i 4mila dollari all'oncia per la prima volta nella sua storia, mentre a Washington prosegue lo stallo tra democratici e repubblicani per porre fine allo shutdown. A inizio anno l'oro quotava intorno ai 2.600 dollari. Goldman Sachs proprio ieri ha alzato le stime future, prevedendo che possa raggiungere i 4.900 dollari a dicembre 2026. Il rally è guidato dagli acquisti delle banche centrali in un contesto di euforia generalizzata sui mercati che premia anche bond e azioni.

L'Italia resta il Paese dei proprietari di casa, ma anche quello con il più alto numero di abitazioni vuote d'Europa. È quanto emerge dal nuovo studio della Fondazione Ifel - l'Istituto per la Finanza e l'Economia Locale dell'Anci - presentato alla conferenza "Città in scena", organizzata dall'Ance e in questi giorni in programma al Maxxi in abbinata a "Città nel futuro 2030-2025", kermesse dedicata alla rigenerazione urbana.
L'analisi mette a confronto il quadro italiano con quello di Francia e Germania e delinea un sistema abitativo segnato da contraddizioni strutturali: molto patrimonio immobiliare, ma un utilizzo inefficiente, con sprechi diffusi e gravi soprattutto in una stagione ad alto tasso di domanda e con poca offerta per giovani, studenti e famiglie a reddito medio-basso.

Viene rinnovata per cinque anni la convenzione tra Assocertificatori, Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri per la gestione del Sistema pubblico di identità digitale (Spid). Tra le novità l'introduzione del servizio a pagamento. «L'aggiornamento della convenzione conferma il ruolo strategico di Spid – sottolinea Andrea Sassetti, presidente di Assocertificatori – e testimonia la volontà di proseguire un percorso condiviso verso il futuro dell'identità digitale italiana ed europea, nel segno della sicurezza, dell'innovazione e della sostenibilità».

Da qui a dieci anni il Servizio sanitario nazionale assisterà a un maxi esodo di oltre 150mila tra medici, infermieri e altri operatori pronti per la pensione.
Una fuga per limiti d'età - oggi oltre un terzo dei sanitari è over 55 - che rischia di far scricchiolare dalle fondamenta il Ssn se non si correrà presto ai ripari: l'allarme riguarda soprattutto gli infermieri - le figure che già oggi mancano di più - e per le quali il ricambio dei 78mila pronti a uscire nel 2035 sembra sempre più difficile visto che sempre più giovani non si iscrivo ai corsi di laurea. Più articolato il discorso per i medici: di camici bianchi c'è carenza solo per alcune specialità - a esempio nei pronto soccorso - e tra i medici di famiglia che mancano sempre di più. A mettere in fila i numeri è l'Agenas, l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, in un dettagliato rapporto appena pubblicato sul personale del Ssn.

Un'intervista, rimasta nei limiti della continenza, non basta per la revoca della semilibertà a fronte di un percorso, in carcere e fuori, riconosciuto come positivo da tutti gli operatori penitenziari.
La Corte di cassazione ha depositato le motivazioni con le quali il 1° luglio scorsa ha rigettato il ricorso della Procura Generale presso la corte d'Appello di Milano contro l'ordinanza del 9 aprile che concedeva il beneficio ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva per la morte di Chiara Poggi. Ad avviso della procura, il Tribunale di sorveglianza non aveva adeguatamente valutato l'infrazione commessa da Stasi mentre usufruiva di un permesso premio, ottenuto nel marzo 2025, nel corso della quale il condannato aveva rilasciato un'intervista a «Le Iene», programma televisivo a diffusione nazionale, senza aver ottenuto l'autorizzazione.

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