Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata. Oggi è giovedì 30 ottobre.
Il Federal Open Market Committee (Fomc), il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, ha deciso - con 10 voti a favore e due contrari - di ridurre i tassi d'interesse di 25 punti base al 3,75%-4% (dal 4-4,25%) e ha deciso di concludere le operazioni di riduzione del bilancio. È il secondo taglio consecutivo e del secondo del 2025. La decisione non è stata unanime: ha votato contro, come previsto, il Stephen I. Miran, consulente economico di Donald Trump, che avrebbe preferito un taglio di 50 punti base; ma anche, e in senso opposto, il presidente della Federal reserve di Kansas City, Jeffrey R. Schmidt, che avrebbe preferito mantenere tassi fermi, probabilmente per valutare l'andamento dell'inflazione, ancora relativamente ostinata.
La Corte dei Conti boccia il progetto del Ponte sullo Stretto: i magistrati contabili, al termine di una lunga Camera di Consiglio, hanno deciso di non concedere il visto di legittimità e la registrazione della Delibera Cipess di agosto che aveva approvato il progetto definitivo dell'opera. Tecnicamente, anche con il parere negativo della Corte dei Conti il governo può comunque decidere di andare avanti con il progetto. Infatti nel caso in cui il controllo riguardi un atto governativo, secondo la legge, l'amministrazione interessata, in caso di rifiuto di registrazione da parte della Corte dei Conti, può chiedere un'apposita deliberazione da parte del Consiglio dei ministri, il quale, a propria volta, può ritenere che l'atto risponda ad interessi pubblici superiori e debba avere comunque corso. Tra i diversi punti sotto la lente dei magistrati le coperture economiche, l'affidabilità delle stime di traffico, la conformità del progetto definitivo alle normative antisismiche e alle regole europee sul superamento del 50% del costo iniziale.
La Germania alza il salario minimo: dal 1° gennaio del 2026 salirà a 13,9 euro all'ora e nel 2027 arriverà a 14,6 euro. Attualmente, il salario minimo è a 12,82 euro. Il Governo ha dato il via libera all'atteso provvedimento, che non necessita di approvazione da parte del Bundestag o del Bundesrat, mercoledì 29 ottobre. La base per l'aumento è la raccomandazione della Commissione per il salario minimo, composta da rappresentanti delle imprese e dei lavoratori, formulata a giugno dopo un dibattito piuttosto acceso.
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|  | Buona lettura, Silvia Martelli |
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