Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata. Oggi è venerdì 14 novembre, e tra i titoli in prima pagina del quotidiano (qui potete sfogliare l'edizione digitale) spiccano in particolare alcune notizie: l'apertura (il titolo più "forte", in alto) sul via libera dell'Unione europea ai dazi sui pacchi extra Ue; l'allarme del consorzio che si occupa dello smaltimento dei pannelli solari, con il rischio che il ciclo virtuoso del riciclo possa interrompersi, come paventato nei giorni scorsi dalla filiera della plastica; i conti di alcune importanti società come Generali, Poste Italiane e Enel; l'intervista all'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Scannapieco; e i ritardi accumulati dai treni (fino a otto ore) a causa dell'investimento di una persona in Calabria. Vediamone alcune in sintesi.
Partiamo dall'inizio. I ministri Ecofin hanno dato il loro ok al dazio sui piccoli pacchi che ogni giorno arrivano da Paesi extra Ue. La tassa all'import si applicherà alle spedizioni - per il 90% provenienti dalla Cina - di valore inferiore a 150 euro. La misura dovrebbe scattare nel 2028 ma c'è l'accordo per anticiparla al 2026. «È un accordo positivo, l'Italia ha sempre appoggiato questa misura contro la concorrenza sleale», ha detto il ministro dell'Economia Giorgetti. Critiche le associazioni dei consumatori, che prevedono rincari per i cittadini.
Passando ai conti delle già citate quotate, segnaliamo i risultati di Enel, che registra un utile nei nove mesi a 5,7 miliardi, in crescita del 4,5%. L'Ebitda ordinario è di 17.262 milioni di euro (17.1091 milioni di euro nei nove mesi del 2024, +0,9%) nonostante una riduzione dei margini in Italia, sia nel retail per i minori prezzi medi applicati ai clienti che nella generazione, prevalentemente per la minore disponibilità della risorsa idrica. Questa è stata più che compensata dal positivo contributo della Spagna e dell'America Latina.
Non poteva non trovare spazio sulla prima pagina del quotidiano e sul sito del Sole 24 Ore la nuova giornata nera dei treni in Italia. Il ritardo dei treni alla stazione Termini di Roma legato all'interruzione della rete ferroviaria per un investimento avvenuto in Calabria, ha raggiunge un picco di otto ore. La circolazione dei treni è stata ripristinata intorno alle 15. I ritardi sono dovuti all'investimento di una persona nel tratto ferroviario tra Sapri e Paola. Il treno 8418 partito alle 5.53 da Reggio Calabria Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia ha accumulato un ritardo di 500 minuti, oltre 8 ore, mentre il treno 9584 partito alle 6.25 da Reggio Calabria e diretto a Torino Porta Nuova ne ha totalizzati 414, poco meno di 7 ore.
Per gli approfondimenti potete consultare la sezione 24+ del .com e/o sfogliare l'edizione digitale (o quella cartacea, ci mancherebbe) del Sole 24 Ore. Ma non mancate neppure di farvi un giro tra i nostri podcast: vi segnalo in particolare Start e Macro.
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