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Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata. Oggi è martedì 23 dicembre.
Il governo ha posto al Senato la questione di fiducia sul maxiemendamento alla manovra, presentata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Il via libera al provvedimento è atteso oggi, poi il testo passerà alla Camera con l'obiettivo di chiudere l'approvazione entro il 31 dicembre. Il maxiemendamento annunciato contiene un solo articolo con circa 970 commi e, dopo la fiducia, è previsto il passaggio in Commissione e quindi il voto in Aula intorno a mezzogiorno. Nel dibattito, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha respinto l'idea di un allentamento dei controlli fiscali, rivendicando "accertamenti milionari e miliardari" anche sui giganti del web. Giorgetti ha sostenuto che i lavoratori dipendenti fino a 30mila, poi 40mila e 50mila euro hanno recuperato il fiscal drag e ha difeso misure come la flat tax al 5% sugli aumenti contrattuali dei redditi più bassi e l'1% sui premi di produttività. Sul fronte sanità, ha parlato di un aumento di risorse di 6 miliardi "mai visto nei tempi recenti", citando anche l'intervento sul payback sanitario. In Aula è stata bocciata la pregiudiziale di costituzionalità presentata dalle opposizioni, aprendo la strada alla discussione generale sulla legge di bilancio. Tra le critiche politiche, Elly Schlein (Pd) ha denunciato come "gravissimo" l'inserimento di una norma sui salari arretrati e ha rilanciato la richiesta di salario minimo.
Alphabet (casa madre di Google) acquista Intersect Power, sviluppatore di energia pulita, per 4,75 miliardi di dollari in contanti più il debito. L'operazione è tra le più grandi di Google legate all'alimentazione dei data center per l'intelligenza artificiale. Il colosso di Mountain View aveva già comprato una quota di minoranza di Intersect l'anno scorso, avviando una partnership. L'accordo prevedeva la costruzione di grandi centrali energetiche accanto ai campus dei data center. L'amministratore delegato Sundar Pichai spiega che l'acquisizione servirà ad ampliare la capacità e a costruire nuove centrali in parallelo alla crescita della domanda energetica, oltre a "reinventare" soluzioni energetiche per sostenere innovazione e leadership degli Stati Uniti.
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sulle consultazioni elettorali e referendarie del 2026 che prevede due giornate di voto per il referendum sulla riforma della giustizia, domenica e lunedì. La scelta era stata già tentata con un emendamento alla manovra, poi ritirato dopo le proteste delle opposizioni. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani aveva spiegato che non c'era alcun "disegno nascosto" e che la norma serviva solo a consentire il voto anche il lunedì, annunciando quindi un decreto ad hoc. Nel Cdm, invece, non si è discusso del disegno di legge che il 29 dicembre prorogherà l'invio di armi all'Ucraina per il 2026. Secondo una fonte parlamentare della Lega, nel testo non ci saranno dettagli sulle armi e ci sarebbe un'intesa per escludere quelle a lungo raggio. Via libera anche alla legge delega su politiche giovanili e Servizio civile universale promossa dal ministro Andrea Abodi.
Un atto di indirizzo firmato dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo e dal direttore del Dipartimento Finanze Giovanni Spalletta stoppa le contestazioni del Fisco sulle perdite riportabili per le imprese che hanno beneficiato degli aiuti Covid. Il nodo nasceva dagli "schemi d'atto" inviati dall'Agenzia delle Entrate, che sostenevano che il valore dei contributi Covid dovesse ridurre le perdite utilizzabili negli anni successivi. La soluzione scelta, dopo un tentativo di norma interpretativa inizialmente pensata per la manovra, chiarisce che l'articolo 84 del Tuir riguarda i proventi esenti e non si applica ai contributi che "non concorrono alla formazione del reddito". L'atto ricostruisce la distinzione tra proventi esenti, proventi esclusi e proventi "non concorrenti" e indica che questi ultimi vanno ricondotti ai proventi esclusi. Ne consegue che le perdite non devono essere ridotte e restano deducibili anche i costi e gli oneri collegati perché le norme Covid escludevano quei contributi dai meccanismi di pro-rata che limitano la deducibilità.
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