Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata. Oggi è martedì 16 dicembre, e la prima pagina del quotidiano che trovate in edicola (qui potete sfogliare l'edizione digitale) annuncia la previsione nella legge di Bilancio in cantiere di 3,5 miliardi di euro destinati alle imprese già nel 2026. Al Senato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha infatti spiegato di persona all'ufficio di presidenza della commissione Bilancio l'ultima novità in arrivo del valore di oltre 3 miliardi di euro. La manovra finanzierà 1,8 miliardi di investimenti privati, 1,3 per le zone speciali e le opere indifferibili. Coperture da assicurazioni e rimodulazione dei fondi per il Ponte.
Non si può ancora parlare di "rally di Natale" sui mercati azionari, ma certo ieri la prima seduta della settimana ha gettato le basi per la volata finale del 2025 (anno che per ora sorride alle Borse europee, come testimonia il +29% di Piazza Affari da gennaio al 15 dicembre). I listini del Vecchio Continente hanno chiuso così le contrattazioni quasi tutti con robusti rialzi, dribblando agevolmente sia la frenata dell'economia cinese che i dubbi sulla tenuta dell'AI. Al centro degli acquisti in tutta Europa ci sono i big bancari sull'onda delle scommesse sul taglio dei tassi da parte della Fed. In questo contesto, Milano ha chiuso con rialzi dell'1,4%, sopra quota 44mila punti.
Ultime ore per il saldo Imu. Entro oggi i contribuenti devono infatti provvedere all'ultimo versamento relativo a circa 25 milioni di immobili che a giugno hanno già pagato l'anticipo. Alla cassa non andranno le abitazioni principali (a eccezione delle case di lusso, in categoria A/1, A/8 e A/9), ma tutte le altre tipologie di immobili. Quindi, soprattutto le seconde case (circa 5,8 milioni) e quelle in affitto (altri 3,6 milioni) o in comodato gratuito (poco più di 700mila). Ma nell'elenco vanno considerati anche altri immobili, come i negozi, gli uffici, gli studi e i capannoni, con aliquote variabili da Comune a Comune anche se, sempre più spesso (soprattutto nei grandi centri), tutte allineate ai massimi consentiti per legge.
iRobot ha presentato istanza di fallimento, ed è la fine simbolica di un'epoca. Perché per chi ha vissuto i primi anni Duemila, Roomba non era semplicemente un robot aspirapolvere. Era il robot aspirapolvere. Il primo vero robot domestico di massa, quello che entrava in casa, girava da solo, sbatteva contro i muri e ti faceva pensare che il futuro fosse già lì, sotto al divano. iRobot, fondata nel 1990 da ingegneri del MIT, aveva fatto qualcosa che pochissimi riescono a fare: trasformare una tecnologia complessa in un oggetto popolare. Oltre 40 milioni di robot venduti nel mondo. Un nome diventato sinonimo di categoria. Oggi quel nome passa di mano. E passa in Cina.
Non è stata gradita al Viminale la pronuncia del Corte d'appello di Torino che ha "liberato" l'imam di San Salvario Mohamed Shahin. Ed ora, a quanto si è appreso, gli uffici del ministero starebbero valutando di presentare ricorso contro la decisione dei giudici. Era stato il ministro Matteo Piantedosi a firmare il decreto di espulsione per Shahin. La decisione è stata criticata dalle forze politiche di maggioranza. Si aggiunge così un nuovo capitolo nello scontro tra Governo e magistrati. L'imam ha lasciato il Cpr di Caltanissetta. Gli è stato consegnato un permesso di soggiorno provvisorio emesso dalla Questura di Caltanissetta.
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|  | Buona lettura, Vittorio Nuti |
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