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Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata.
Oggi è mercoledì 2 aprile, e la prima pagina del quotidiano che trovate in edicola (e qui, se volete leggerla in edizione digitale) tratta delle attese decisioni di Donald Trump sui dazi, In queste ore il presidente con la sua squadra di collaboratori sta perfezionando il piano: la Casa Bianca ha chiarito che le tariffe reciproche e sulle auto entreranno in vigore il «3 aprile». L'annuncio è previsto oggi pomeriggio (le 22 italiane). Oltre ai dazi, nella strategia di Trump c'è anche un dollaro più debole (obiettivo non raggiunto finora) e un piano per incentivare gli acquisti di titoli di Stato a lungo termine fino a 100 anni in cambio di clemenza sulle tariffe commerciali.
Ha deciso di non seguire la strada dell'accertamento con adesione, davanti all'Agenzia delle Entrate, il colosso Meta, fondato da Mark Zuckerberg, a cui è stata contestata un'omessa dichiarazione e un mancato pagamento, tra il 2015 e il 2021, dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro. Scaduto il termine previsto a marzo, dunque, da quanto si è saputo, il gruppo statunitense ha deciso di non saldare i conti col Fisco italiano. Nessun risarcimento e, quindi, probabilmente ricorrerà nelle vari sedi tributarie contro le contestazioni.
Meta AI arriva anche in Italia e nell'Unione Europea. Si integra nelle piattaforme più popolari come WhatsApp, Facebook e Instagram. Ed è un passo rilevante verso la diffusione dell'AI anche nelle mani dei non esperti e non appassionati di tecnologia. L'AI insomma ora entra naturalmente nei nostri cellulari, sulle app che già usiamo, senza colpo ferire. Ma come funziona esattamente Meta AI, assistente virtuale basato sull'intelligenza artificiale che dialoga con gli utenti attraverso semplici messaggi, e ha conseguenze importanti perché è la prima Ai per il grande pubblico? Lo potete scoprire qui.
Le Borse europee hanno rialzato la testa, dopo la pioggia di vendite degli ultimi giorni, e ieri hanno chiuso tutte con rialzi superiori al punto percentuale alla vigilia del D-Day, il giorno - oggi, 2 aprile - in cui scatteranno i dazi Usa promessi nelle scorse settimane da Donald Trump. La Borsa di Milano ha chiuso a +1,3%, oro sempre al top.
Segnali di ripresa per l'auto sul mercato italiano, con un rimbalzo dopo mesi di cali che equivale a una crescita del 6,2% a marzo. Dopo sette mesi di cali, le immatricolazioni crescono a quota 172.223, un recupero non sufficiente però a portare in terreno positivo il risultato del primo trimestre dell'anno, che registra un -1,6 per cento.
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