Cinquanta anni fa, nel mese di luglio, l'uomo mise per la prima volta il piede sulla Luna, battendo nella corsa al satellite la concorrenza dell'Urss. Cosa rimane dell'epopea delle missioni Apollo, e soprattutto, come cambierà la corsa allo spazio? Patrizia Caraveo, astrofisica di fama internazionale, ha scritto per la Domenica del Sole 24 Ore un articolo nel quale spiega la genesi del libro che pubblicherà a breve sul “Rinascimento lunare” e sul crescente interesse, da parte di governi e industria, per una nuova era di esplorazioni dello Spazio. “Dubito che avrei scritto un libro sulla luna se, nel giugno dello scorso anno, non avessi ricevuto la visita di una giovane signora che mi chiese se avessi voglia di pensare ad un libro in occasione del cinquantenario dell'allunaggio. La proposta mi sorprese. Perché io? Nella mia carriera scientifica non mi sono mai interessata della Luna. La signora mi spiegò che l'idea gliela aveva suggerita la sua mamma dopo aver sentito una mia conferenza, sicuramente su tutt'altro argomento. Impossibile resistere ad un complimento così spontaneo. Come dicono gli inglesi, flattery will get you everywhere. Lusingata, promisi di pensarci anche se mi affrettai ad aggiungere che non avrei mai considerato di scrivere un libro solo sulle missioni Apollo. Ce ne sono di splendidi. Mio marito ne aveva una collezione e, guardando lo scaffale, pensavo che non avrei potuto aggiungere niente di vagamente intelligente a quanto è stato scritto dai protagonisti di questa straordinaria avventura. Il libro che mi si stava formando in testa doveva abbracciare un soggetto molto più ampio centrato sul rapporto degli umani con la Luna. Un rapporto che inizia con l'astronomia e passa attraverso la storia, l'arte, la fantasia per arrivare alla scienza aerospaziale e all'economia. (…..) Sapevo quello che volevo scrivere: partendo da un mix di astronomia e di storia, mi ripromettevo di arrivare alla nascita della fantascienza per poi passare alla conquista dello spazio, alla sfida temeraria di Kennedy, alla gara tra USA e URSS, alla conquista della Luna, al suo abbandono ed al nuovo, recentissimo, interesse per il nostro satellite. Tutti sanno chi ha camminato sulla Luna, ma io spero di avere evidenziato quanto sforzo tecnologico e manageriale e quanta perseveranza ci sia dietro a questa grande avventura che è stata resa possibile da una precisa volontà politica, sfociata in un grande investimento in scienza e tecnologia. Studiando la storia delle missioni lunari ho riscoperto, con ammirazione, l'incredibile sequenza dei molti fallimenti intervallati dai pochi successi. Nel libro ho cercato di mettere in luce lo straordinario sforzo del programma lunare sovietico, iniziato sotto i migliori auspici, ma finito in sordina nonostante lo sviluppo delle tecnologia della raccolta automatica di campioni lunari e di esplorazione con rover a controllo remoto. Due straordinari avanzamenti costati mezza dozzina di missioni fallite. Tuttavia, esaurita la sfida con il trionfo del progetto Apollo, la Luna ha perso interesse e sono dovuti passare 37 anni prima che la Cina decidesse di allunare, aprendo una nuova era di esplorazione”. (…..) Nel menu della Domenica molti altri argomenti. Ecco una selezione per i lettori del Sole 24 Ore |
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