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Buongiorno dalla redazione del Sole 24 Ore. Questa è Start, la newsletter del mattino con le notizie principali per cominciare la giornata. Oggi è domenica 23 novembre.
Oggi i rappresentanti dei principali Stati europei discuteranno il piano di pace statunitense con gli Stati Uniti e l'Ucraina. L'incontro, hanno riferito fonti governative tedesche all'agenzia di stampa Dpa, si terrà a Ginevra. Per gli Usa ci saranno il capo della diplomazia Marco Rubio e l'inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, ha riferito un funzionario statunitense all'Afp. Che ha poi aggiunto che il segretario all'Esercito degli Stati Uniti, Daniel Driscoll, ricevuto giovedì a Kiev dal presidente Volodomyr Zelensky, è già nella città svizzera per partecipare ai colloqui. Parteciperà anche l'Italia nella persona - secondo quanto si apprende da fonti diplomatiche - del consigliere diplomatico della presidente del Consiglio, Fabrizio Saggio. Quest'ultimo ha lasciato i lavori del G20 a Johannesburg per partecipare alla riunione, che si terrà al livello di National Security Advisor (NSA).
Il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, scaduto a giugno 2024, arriva dopo 17 mesi di trattativa, scioperi e una rottura del tavolo. L'intesa tra Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim, Uilm prevede un aumento medio di 205,32 euro, distribuito in quattro tranche fino al 2028. Gli incrementi, pari al 9,64%, superano l'inflazione prevista e si accompagnano a flexible benefit che salgono da 200 a 250 euro. Sul piano normativo, si amplia la flessibilità dell'orario plurisettimanale e si stabiliscono nuove regole per staff leasing e contratti a termine, con obbligo di stabilizzazioni dal 2027. Rafforzate le tutele per lavoratori con patologie oncologiche e disabilità, migliorati permessi e diritti formativi. Prevista anche una riduzione di 8 ore per chi lavora su 21 turni. In materia di sicurezza, si introducono nuove analisi sugli incidenti e più obblighi informativi sugli appalti. I sindacati rivendicano la difesa del potere d'acquisto con clausole anti-inflazione e una sperimentazione sulla riduzione dell'orario. Le imprese esprimono soddisfazione, definendo l'accordo equilibrato e utile a sostenere competitività e benessere aziendale.
Alla COP30 di Belém quasi 200 Paesi hanno approvato per consenso un accordo sul clima che però non menziona l'eliminazione graduale dei combustibili fossili, nonostante le pressioni dell'Unione Europea e di oltri ottanta Stati. Il testo centrale, la "Global Mutirão decision", riconosce che le politiche attuali non bastano a mantenere il limite di +1,5°C. La presidenza brasiliana lancia una nuova iniziativa volontaria per accelerare l'attuazione degli impegni nazionali e la "Belém Mission to 1.5" per rendere operative le promesse di taglio delle emissioni. Sul punto chiave della transizione energetica si è consumato lo scontro più duro, con Ue e Paesi vulnerabili contrapposti a Arabia Saudita, Russia, India e altri grandi produttori. Nelle ultime ore Bruxelles ha accettato il compromesso per evitare il fallimento del vertice, rinunciando a ottenere nel testo la parola "fossili". Sul fronte finanziario, l'accordo chiede di triplicare entro il 2030 i fondi globali per l'adattamento rispetto al 2025, senza però indicare cifre vincolanti. I Paesi più esposti agli impatti climatici temono che, senza numeri e ripartizione chiara, resti un impegno solo sulla carta.
La privatizzazione di TAP Airlines parte con delusione per il governo portoghese: entro la scadenza sono arrivate solo tre manifestazioni di interesse, tutte da gruppi europei - IAG (British Airways), Air France-KLM e Lufthansa - mentre nessuna compagnia extra-UE ha presentato un'offerta, contrariamente alle aspettative di Lisbona. La holding pubblica Parpublica punta a cedere il 44,9% del capitale, valutato circa 700 milioni di euro, e un ulteriore 5% ai dipendenti. Le offerte arrivate sono solo esplorative e Parpublica avrà tempo fino al 12 dicembre per decidere se rispondono ai requisiti. Le proposte non vincolanti sono attese entro marzo, a cui seguiranno quelle vincolanti e il piano strategico. TAP resta appetibile per le sue rotte verso il Brasile, considerate il principale asset della compagnia. L'obiettivo del governo di attirare investitori globali non è però stato raggiunto, segnale che pesa sul processo di rilancio del vettore nazionale.
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